Con l’arrivo dell’autunno, molti cercano soluzioni semplici per rendere la casa più calda senza aumentare troppo i consumi.
I cosiddetti rimedi della nonna hanno accompagnato generazioni, ma non tutti hanno la stessa efficacia. Vale la pena allora provare a capire quali strumenti tradizionali possono ancora aiutare e quali, invece, possono essere lasciati da parte.
Rimedi tradizionali che funzionano ancora
- Paraspifferi: uno dei rimedi più efficaci per contrastare la dispersione termica. Posizionati sotto le porte o vicino a finestre con fessure, aiutano a ridurre le correnti d’aria e a migliorare il comfort in casa. Scegliere modelli di qualità e verificarne l’efficacia è fondamentale per ottenere risultati concreti.
- Scaldini per le lenzuola: nelle versioni più moderne si tratta di coperte riscaldanti o copri-materasso elettrici che scaldano il letto prima di dormire. Non aumentano il calore dell’intera stanza, ma migliorano il comfort personale, permettendo di tenere il riscaldamento ambientale più basso e risparmiare energia. È importante usarli seguendo le istruzioni di sicurezza: evitare piegature, non lasciarli accesi per troppe ore e preferire modelli programmabili o a basso consumo.
- Tappeti e tende pesanti: questi tessili, se ben posizionati, contribuiscono a creare uno strato isolante tra pavimento, finestre e ambiente interno, limitando la dispersione del calore. Ovviamente i tappeti vanno considerati invece con cautela in caso di un impianto di riscaldamento a pavimento.
- Vestirsi in modo più pesante: spesso si cercano soluzioni complicate, dimenticando le risposte più semplici e di buon senso. Indossare strati aggiuntivi di abbigliamento, come maglioni o calze spesse, è un metodo semplice e immediato per aumentare il comfort senza accendere di più il riscaldamento, riducendo così i consumi energetici.
Rimedi da usare con cautela o dimenticare
- Stufe portatili economiche o a basso isolamento: spesso consumano più energia di quanto il calore che producono giustifichi, soprattutto se utilizzate in ambienti troppo grandi. Inoltre, se lasciate incustodite o troppo vicine a materiali infiammabili, possono rappresentare un rischio di incendio. È sempre consigliabile usarle con attenzione e preferire modelli certificati.
- Metodi “estremi” sulle finestre: una volta si usavano vecchi giornali o stagnola, ma anche coprire i vetri con pellicole fai-da-te più attuali ma di bassa qualità non è una buona idea. Possono ridurre la luminosità e non garantire una reale efficienza energetica, oltre ad avere un impatto estetico negativo non trascurabile.
Combinare tradizione e innovazione
Molti rimedi della nonna rimangono validi se usati con buon senso. Ma oggi esistono anche soluzioni moderne più efficaci: guarnizioni per infissi, finestre con vetro basso emissivo, pannelli isolanti, termostati programmabili e un uso consapevole dei sistemi di riscaldamento.
La chiave è probabilmente anche in questo caso combinare tradizione e innovazione, scegliendo strategie che garantiscano comfort e risparmio energetico senza sprechi.
In questo modo, i piccoli trucchi di una volta non vengono dimenticati, ma vengono integrati con soluzioni efficaci e sicure, per affrontare il freddo in casa in modo intelligente e sostenibile.




