L’abusivismo edilizio rappresenta una delle sfide più complesse e persistenti nel panorama urbanistico italiano.
Ma cosa si intende realmente con il termine “abusivismo edilizio”? In sostanza, si fa riferimento alla costruzione di edifici o alla realizzazione di interventi edilizi senza le necessarie autorizzazioni o in violazione delle normative vigenti.
Questo fenomeno ha radici profonde e comporta significative conseguenze ambientali, sociali ed economiche.
Cosa è l’abusivismo edilizio?
Oggigiorno si sente sempre più parlare di abusivismo edilizio. Molto spesso le persone tendono ad utilizzare questi termini senza conoscerne veramente il significato.
Cerchiamo quindi ora di fare chiarezza e mettere in luce quelli che sono gli aspetti più importanti di questo fenomeno.
Come abbiamo detto precedentemente, quando si parla di abusivismo edilizio si intende la realizzazione di opere edilizie senza le necessarie autorizzazioni o in violazione delle normative urbanistiche.
Questo fenomeno può presentarsi in diverse forme, tra cui la costruzione di edifici senza permessi, la modifica non autorizzata di progetti approvati e l’uso improprio degli immobili rispetto alla destinazione d’uso autorizzata.
Anche interventi minori, come la chiusura di balconi o la costruzione di verande, possono rientrare nell’abusivismo se non regolarmente autorizzati.
Le costruzioni abusive spesso non rispettano le normative tecniche e di sicurezza, come le norme antisismiche e i requisiti igienico-sanitari, mettendo a rischio la sicurezza e la salute degli occupanti.
Per questo motivo, le conseguenze legali per chi realizza opere abusive possono includere pesanti multe, ordini di demolizione e, in alcuni casi, procedimenti penali.
Questo fenomeno ha anche impatti negativi sull’ambiente, danneggiando aree protette e contribuendo al dissesto idrogeologico.
Sul piano sociale, invece, può creare situazioni di degrado urbano, in quanto gli edifici abusivi spesso mancano delle infrastrutture e dei servizi necessari.
Per contrastare efficacemente l’abusivismo edilizio, è essenziale una stretta collaborazione tra le autorità locali, la polizia edilizia e la magistratura, nonché una maggiore sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza del rispetto delle normative urbanistiche.
L’Italia e l’abusivismo edilizio: sfide e soluzioni per un futuro sostenibile
In Italia, l’abusivismo edilizio è un problema radicato, particolarmente diffuso nelle regioni del Sud.
Secondo un rapporto di Legambiente del 2023, circa il 20% delle costruzioni realizzate negli ultimi decenni è considerato abusivo. Questo dato è allarmante se confrontato con altri paesi europei, dove i tassi di abusivismo sono notevolmente più bassi.
Le cause dell’abusivismo edilizio in Italia sono varie. Una delle principali è la mancanza di pianificazione urbanistica adeguata, soprattutto in quei casi dove le amministrazioni locali non hanno piani regolatori aggiornati, ma anche la corruzione e il clientelismo.
A causa anche della crisi edilizia del primo decennio del 21esimo secolo, Inoltre, la necessità di avere una casa ha spinto molte famiglie a costruire senza permessi.
Dal punto di vista ambientale, costruire edifici in modo indiscriminato danneggia l’ambiente e può causare fenomeni estremi come frane, allagamenti, soprattutto in quelle situazioni dove esiste la mancanza di fognature e in generale di collegamenti alla rete urbana, e, a livello sociale, creando situazioni di degrado e disagio per molte persone e peggiorando sensibilmente la vivibilità dei territori limitrofi ad insediamenti abusivi e della città stessa.
A livello economico poi le costruzioni abusive, sfuggendo al controllo fiscale, causano perdite enormi per l’erario e per la sostenibilità stessa del territorio.
Negli ultimi anni, lo Stato italiano ha adottato varie misure per contrastare l’abusivismo edilizio e sanare le situazioni esistenti. Tra queste, le più significative sono:
- Piani di recupero urbano, ovvero la promozione di interventi per riqualificare le aree degradate, rendendo legali le costruzioni che rispettano certi criteri.
- Sanzioni e demolizioni: intensificazione dei controlli e dell’applicazione delle sanzioni, inclusa la demolizione delle costruzioni abusive. In alcuni casi si è poi, giocoforza, dovuti arrivare a condoni edilizi, anche se questi provvedimenti sono spesso criticati dai più perché incentivano nuovi abusi. L’abusivismo edilizio non è un fenomeno facilmente estirpabile, soprattutto in aree dove la malavita la fa ancora da padrone. Lavorare affinché ogni cittadino possa avere una casa dignitosa e nella legalità dovrebbe essere uno dei capisaldi della politica di ogni paese al Mondo.